MIZAR: la formazione degli “elfi guida”.

MIZAR è un progetto inclusivo di educazione all’aria aperta finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese e presentato dalla nostra associazione Punti di Vista come capofila, in partnership con A.S.P. Istituto dei Ciechi della Sardegna “Maurizio Falqui”, fattoria Emoyeni e Inaf-OAC. Clicca qui per leggere la PRESENTAZIONE PROGETTO MIZAR.

Raccontiamo qui la prima fase del progetto Mizar: la formazione degli “elfi guida”.

Prima di tutto, chi sono gli “elfi guida”? Noi li chiamiamo così! Sono per lo più ragazzi e ragazze che ci seguono da tempo e che hanno partecipato ai nostri progetti Vita da Elfi nei parchi, boschi, in fattoria. Persone sensibili e amanti della natura, curiosi di esplorare e scoprire nuovi mondi e nuovi punti di vista sul mondo. Abbiamo avviato una call per selezionare un numero massimo di partecipanti, questo è il banner utilizzato per la call:

Chi è entrato a far parte dell’equipaggio? Sono Gabry, Ginny, Oskar, Luli, Giulia, Elias, Giovanni, Matteo, Maria Sofia, Martina. Il percorso è quindi partito a febbraio 2022 con 5 giornate rivolte a questo gruppo di ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 16 anni che sono stati formati sulle tecniche di accompagnamento e gli strumenti di ausilio per ciechi e ipovedenti. 

Gli incontri si sono svolti nei locali di ArtaRuga,  coworking al centro di Cagliari, sfruttando sia la sala interna che le aree all’aperto adiacenti:  il Terrapieno e il Giardino Sotto le Mura “Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori”. Una giornata invece è stata dedicata alla visita all’Istituto dei Ciechi della Sardegna “Maurizio Falqui”.

Ai primi incontri ci hanno inondato di entusiasmo, emozione, sono arrivati pieni di domande: 

  • Posso usare il verbo “vedere” se sto parlando con un cieco?
  • Possiamo creare un gruppo whatsapp dove interagire tutti insieme?
  • Come faccio a mostrare una foto a un bambino/a con disabilità visiva?
  • Gli elfi ciechi hanno gli altri sensi più sviluppati di noi?

Siamo partiti proprio dalle loro domande, dubbi e curiosità, dai falsi miti, luoghi comuni e pregiudizi.

Durante gli incontri abbiamo scoperto diversi ausili sia per la mobilità e per l’orientamento, come il bastone bianco e le mappe tattili, sia per la letto-scrittura, come la tavoletta, il punteruolo, la dattilobraille e la sintesi vocale. 

 

    

Attraverso giochi di movimento e sensoriali in gruppo e a coppie ci siamo confrontati con noi stessi e con i nostri sensi vicarianti. Un incontro è stato completamente dedicato all’arte. Partendo dalla domanda “come posso mostrare un dipinto alle persone con disabilità visiva?” abbiamo trovato soluzioni creative e divertenti per raccontare un quadro a chi non lo può vedere con gli occhi. Abbiamo ancora una volta confermato che ci sono molti modi di vedere. Una modalità tra le più belle e fantasiose, è stata il gioco di ruolo dove il quadro è stato riprodotto con i corpi dei partecipanti.

 

L’ultimo incontro di formazione si è svolto il 18 marzo con una visita molto interessante all’A.S.P. Istituto dei Ciechi della Sardegna “Maurizio Falqui”, partner di progetto che ringraziamo in modo particolare per la disponibilità e la gentilezza con cui ha accolto i nostri elfi guida, presentando tutta la ricchezza di materiali e strumenti particolari per l’inclusione di cui l’Istituto è fornito e che mette a disposizione degli interessati.

  

 

L’incontro all’Istituto è stato l’ultimo giorno di formazione, una formazione che non avrà mai fine ma che felicemente portiamo avanti tutti i giorni nella vita quotidiana e con MIZAR nelle uscite sul campo tutti insieme con gli elfi e le elfe dell’Istituto. Di questo, vi racconteremo nel prossimo post!